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5. LA SONATA A KREUTZER

Venerdì 29 novembre 2013 ore 21.00

LUDWIG VAN BEETHOVEN / LEV TOLSTOJ

“LA SONATA A KREUTZER”

Progetto e adattamento di Giorgio Bongiovanni

Traduzione di Mirella Meringolo

LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)

Sonata in la maggiore n. 9 per violino e pianoforte op. 47 “A Kreutzer”

I) Adagio sostenuto – Presto. II) Andante con variazioni. III) Finale (Presto).

ANTONIO ANSELMI violino – FRANCESCO BUCCARELLA pianoforte

GIORGIO BONGIOVANNI E BIANCAMARIA D’AMATO voci recitanti

Durante una serata in casa tra amici, Lev Tolstoj ebbe modo di ascoltare la Sonata a Kreutzer di Beethoven e ne rimase letteralmente sconvolto. La diabolica sonata per violino e pianoforte impressionò a tal punto lo scrittore che egli volle subito proporre ad altri due artisti, ospiti nella stessa serata, di esprimere, ciascuno con la propria arte, le sensazioni destate da quella musica: lui avrebbe scritto un racconto, l’attore Andreev-Burlak lo avrebbe declamato, e il pittore Repin lo avrebbe illustrato in un quadro. La proposta non ebbe seguito, anche perché, di lì a poco, l’attore sarebbe morto; ma Tolstoj non dimenticò quel progetto, e nacque il racconto La sonata a Kreutzer. La stretta parentela tra queste due Sonate mi suggerì l’idea di adattare per il palcoscenico La Sonata a Kreutzer avvalendomi della traduzione di Mirella Meringolo. Due personaggi, Vasja Pozdnysˇev e la moglie, della quale Tolstoj non svela il nome, ricostruiscono l’intera vicenda e danno vita anche alle altre figure del romanzo. L’esecuzione della Sonata a Kreutzer di Beethoven è l’altro polo della drammaturgia, a scandire le varie fasi del romanzo e a farne esplodere le emozioni. Un racconto inquietante, allucinato, in cui il padre della letteratura russa rivela come il diabolico potere della musica possa eccitare la passione dei sensi fino alle estreme conseguenze,, fino al delitto. E, al termine del racconto, il gesto ultimo, l’omicidio, appare la naturale conseguenza di una vicenda che sconvolge l’esistenza di una famiglia apparentemente normale. La Sonata a Kreutzer di Beethoven è, secondo Tolstoj, una di quelle composizioni capaci di far esplodere un vulcano spento, di travolgere un animo turbato, di spingerlo alla pazzia.

Durante una notte di viaggio in treno un uomo racconta a un occasionale compagno di vettura come abbia ucciso per gelosia la propria moglie. Dalle sue parole affiorano memorie sulla gioventù, le prime passioni, l’amore, il matrimonio, i figli, quindi sulla routine e la crisi del rapporto coniugale. In un crescendo di tensione l’uomo racconta di aver lui stesso presentato un noto violinista alla moglie, buona pianista dilettante, e di aver spinto i due a suonare insieme la Sonata a Kreutzer di Beethoven. L’intimità sensuale del rapporto fra violino e pianoforte diventa, agli occhi del marito, una forma esplicita di tradimento e l’avvio di un delirio che lo porterà a uccidere la moglie e a chiedere il perdono dello sconosciuto compagno di viaggio, voce narrante del romanzo. (Giorgio Bongiovanni)

 

GIORGIO BONGIOVANNI Allievo di Giorgio Strehler, ha lavorato a lungo al Piccolo Teatro di Milano prendendo parte a numerosi spettacoli con la regia dello stesso Strehler. Ha collaborato con importanti registi italiani e stranieri, da Luca Ronconi a Stéphane Braunschweig e Robert Carsen; è apparso in tv per programmi di fiction diretti da Alberto Sironi. Si è poi dedicato alla regia lirica mettendo in scena a San Marino Memét di Sammartini e Il matrimonio segreto di Cimarosa, a Spoleto Don Falcone di Jommelli e L’elisir d’amore di Donizetti per il Teatro Lirico Sperimentale.

BIANCAMARIA D’AMATO Formatasi alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da Giorgio Strehler e alla Scuola di Teatro dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, Biancamaria d’Amato è attrice teatrale e cinematografica nota anche al grande pubblico per la sua partecipazione a fiction televisive. Presente nei principali appuntamenti del Piccolo Teatro di Milano, ha collaborato con Lello Arena per L’Histoire du Soldat di Ramuz e Stravinskij.

ANTONIO ANSELMI Antonio Anselmi ha studiato in America con maestri come Zinaida Gilels, già assistente di Yuri Yankelevich al Conservatorio di Mosca, Roman Totenberg, discepolo di Carl Flesh e George Enescu, e Peter Zazowsky, allievo di Ivan Galamian. Diplomato presso la Boston University of Massachusetts svolge intensa attività concertistica come solista, direttore e in gruppi da camera, invitato da istituzioni e festival di prestigio internazionale. Da diversi anni è Primo Violino Solista dello storico gruppo “I Musici”.

FRANCESCO BUCCARELLA Nato a Roma, Francesco Buccarella ha debuttato in concerto giovanissimo, ancor prima deldiploma, al Festival Pianistico Bergamo e Brescia. Allievo di Lya de Barberis e Konstantin Bogino, spazia dal récital solistico al concerto e alla letteratura cameristica. Dal 2004 fa parte del gruppo “I Musici”. Insegna al Conservatorio “N. Rota”di Monopoli (Bari).

COSTO BIGLIETTI:

Platea I° settore € 15 / Platea II° settore € 12 / Galleria III° settore € 10

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