HomeStagione 2015-20163. CARMEN di G. Bizet
spot_img

Post correlati

Seguici sui social

per restare aggiornato

Per gli aggiornamenti e le comunicazioni in tempo reale puoi seguirc sulle nostre pagine sui social network

3. CARMEN di G. Bizet

Sabato 14 novembre 2015 ore 21.00

CARMEN

Opera in quattro atti di Henri Meilhac e Ludovic Halévy

Musica di George Bizet

Personaggi e Interpreti

Carmen (mezzosoprano) CHIARA CHIALLI

Don Josè (tenore) VALTER BORIN

Escamillo (baritono)MARZIO GIOSSI

Micaela (soprano) SUSIE GEORGIADIS

Zuniga (basso) MASSIMILIANO CATELLANI

Frasquita (soprano) ANNA BORDIGNON

Mercedes (soprano) FEDERICA VENTURI

Remendado (tenore) STEFANO CONSOLINI

Dancairo (baritono) DARIO GIORGELE’

Morales (baritono) DARIO GIORGELE’

 

Coro dell’Opera di Parma

Maestro del Coro Emiliano Esposito

Orchestra Cantieri d’Arte

Maestro Concertatore e Direttore: Stefano Giaroli

Regia: Pierluigi Cassano

Scene e Costumi Arte Scenica s.a.s. – Reggio Emilia

Maestro alle luci: Luciano Pellicelli

Capo squadra tecnica: Gabriele Sassi

Coordinamento Artistico: Claudia Castellani

Coordinamento Musicale: Carlotta Arata

Segreteria Organizzativa: Elena Cattani

 

CarmenTratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée (1845), ne apporta delle modifiche salienti tra cui l’introduzione dei personaggi di Escamillo e Micaela e il carattere di Don José, nel romanzo descritto come un bandito rozzo e brutale. La sua prima rappresentazione avvenne all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Inizialmente l’opera non ebbe grande successo così che Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna.
Atto I L’atmosfera è grave d’afa; la gente assiste pigramente a quanto accade nella strada. Il caporale Moralès cerca di attaccare discorso con Micaela, che sta cercando Don José e ritornerà in seguito; l’azione inizia con una marcia che annuncia il cambio della guardia: bambini imitano le mosse dei soldati. Il caporale José dice al tenente Zuniga che, per quanto graziose siano le operaie della fabbrica, egli guarda solo Micaela, sua sorella adottiva. Suona una campana: la folla di maschi anticipa l’arrivo delle operaie, che lodano i prodotti della fabbrica. La zingara Carmen, bella sigaraia sospetta di contrabbando, diventa centro dell’attenzione generale. Canta una torrida Habanera (L’amour est un oiseau rebelle). Don José non pare notarla. Carmen gli lancia un fiore e corre in fabbrica, lasciandolo a raccoglierlo proprio mentre torna Micaela; quest’ultima porta a José soldi e notizie di sua madre (Parle-moi de ma mère) e assieme cantano un duetto ricco di incanto ma povero di passione. Urla dalla fabbrica. Qualcuno è stato accoltellato: da Carmen, si grida da una parte. Zuniga invia José all’interno e ne esce portando con sé Carmen; Carmen risponde a Zuniga solo cantando e José riceve l’ordine di legarle le mani. Zuniga emette un mandato d’arresto mentre Carmen esorta José a lasciarla andare: perché, dice, egli è innamorato di lei (Près des remparts de Séville). José si unisce al suo canto, permette che la zingara si liberi dandogli una spinta e correndo via, aiutata dalla folla che trattiene i soldati.

Atto II Siamo nell’osteria di Lillas Pastia. Lì Carmen danza e canta con le amiche Mercedes e Frasquita (Les tringles des sistres tintaient). Entra Zuniga che cerca di sedurre Carmen, ma viene interrotto dall’arrivo del torero Escamillo (Votre toast, je peux vous le rendre). Anche il torero si fa sedurre da Carmen, che però lo respinge. Confidandosi con le amiche, il Dancairo e il Remendado, Carmen confessa di essersi innamorata di Don Josè, che arriva subito dopo, scarcerato. Lì Josè le confessa il suo amore (La fleur que tu m’avais jetée), ma vengono interrotti da Zuniga, che esorta il giovane a tornare in esercito. Al suo rifiuto, Zuniga lo aggredisce, ma Carmen chiama in aiuto gli zingari, che immobilizzano il comandante. Capendo di dover scappare, José si unisce a Carmen e agli zingari, fuggendo dall’osteria.

Atto III Si apre nelle montagne dove c’è il covo dei contrabbandieri. Carmen e José litigano frequentemente, ormai, e la loro relazione è agli sgoccioli. Carmen interroga le carte, ma il suo destino è funesto: la morte! Subito dopo entra Micaela, alla ricerca di don Josè, ma scappa quando entrano Escamillo e Josè. Geloso del rivale, Josè sfida a duello il torero, ma viene bloccato dagli zingari, che trovano Micaela nascosta tra le rocce. Ella dice che la madre di Josè è in punto di morte: egli non può fare altro che seguirla, ma giura vendetta a Carmen.

Atto IV È il giorno della corrida. La folla attende Escamillo, che entra trionfante nell’arena. Mercedes e Frasquita avvertono Carmen: Josè è nei paraggi. Ignorando i consigli delle amiche, Carmen lo incontra, e Josè supplica Carmen di tornare con lui. Agli sprezzanti rifiuti di lei, Josè s’infervora, e, quando scopre che l’amante di Carmen è Escamillo, s’arrabbia ancora di più. Minaccia continuamente Carmen, ma lei gli getta addosso l’anello che gli aveva donato mesi prima. Accecato dall’ira la uccide. Quando esce la folla dal circo rivela davanti a tutti il suo delitto.

[FAG id=2514]

Articolo precedente
Articolo successivo

Ultimi post