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CENERENTOLA con il Balletto di Milano venerdi 25 gennaio

Venerdì 25 gennaio ore 21.00 al Teatro dei Marsi il Balletto di Milano in CENERENTOLA con musiche di Gioacchino Rossini. Prevendite al Punto Informativo da mercoledì 2 gennaio, tutti i giorni ore 18-19,30. Info: 329.9283147 – 392.7860554 – 392.0482900

 
BALLETTO DI MILANO
in
CENERENTOLA
 
Personaggi e interpreti
Cenerentola: Giulia Paris
Il Principe: Martin Zanotti
La Matrigna: Alessandro Orlando
Due Sorellastre: Federico Veratti – Duilio Ingraffia
Due Valletti: Akos Barat – Fabrizio Gallo
La Fata: Martina De Dominicis

e con: Savina Bellotto, Alessia Campidori, Greta Dato, Martina Gerbi, Sabrina Wehner, Jean Blaise Druenne, Luca Massidda, Simone Meier, Federico Mella

 

La straordinaria versione coreografica di Giorgio Madia, vincitrice del Gold Critics Award (2007) e del Premio Bucchi (2011).  Divertente e frizzante per un pubblico di tutte le età, il balletto è ispirato alla celebre fiaba di Charles Perrault cui resta fedele, ma è ambientato negli anni cinquanta con riferimenti ai clichés e opportunità del periodo.  Le musiche di Rossini scelte trasversalmente dal catalogo del compositore pesarese con la loro brillantezza, acrobazia virtuosistica e effetti comici d’orchestrazione, vestono perfettamente l’ambientazione fatta di fate e carrozze, cavalli e scarpette di perraultiana memoria.

Atto primo L’antefatto di come Cenerentola si ritrovi a vivere con la matrigna e le sorellastre è svelato da un gioco in controluce e il sipario si apre in una casa borghese dove Cenerentola è vestita esattamente come le pareti proprio per sottolineare il suo status all’interno della famiglia.  I lacchè si spartiscono i lavori domestici con Cenerentola e assistono alla tirannia delle due sorellastre che non perdono occasione per fare di lei lo zimbello di casa.  La notizia dell’invito al Ballo del Principe porta grande agitazione in casa e le due sorellastre si vedono già quali “principesse” mentre a Cenerentola viene negato il permesso di partecipare.  Una fata divertente e sbadata giunge in aiuto della giovane procurandole carrozza, cavallo e servitori per raggiungere il ballo. Dimentica solo di fornirle un abito adatto all’occasione, ma riuscirà a raggiungerla in tempo.  Atto secondo Al Ballo sono presenti tutte le ragazze della buona società, tra cui le due sorellastre le quali non riconoscono Cenerentola che, alla sua abbagliante apparizione, suscita l’ammirazione di tutti i presenti. Il Principe fa il suo ingresso e, incontrando Cenerentola, non avrà occhi che per lei. I due giovani si innamorano ma, allo scoccare della mezzanotte Cenerentola corre via perdendo una scarpetta, ricordando che la magia potrebbe concludersi velocemente come è iniziata. Rimasto solo, il principe danza in preda alla disperazione, ma la fata interviene ricordandogli che la scarpetta può essere la guida per il suo amore.  A casa per Cenerentola è il giorno del sogno, mentre le sorellastre tornano ubriache dalla festa e la madre con i postumi di una sbornia. Arriva tempestivamente il Principe e riconosce sotto un paralume la ragazza della quale si è innamorato. In un vortice finale per festeggiare il lieto fine, restano solamente le due sorellastre invidiose e gelose.

Una  Cenerentola per Rossini Quando, la sera del 23 dicembre 1816, Gioacchino Rossini ed il librettista Jacopo Ferretti conversero in Cendrillon come soggetto per la nuova opera da dare in scena soltanto un mese dopo al teatro Valle di Roma, si scelse di rinunciare all’elemento sovrannaturale dell’archetipo letterario, a favore di un tratto realistico e comico dei personaggi, tipico dell’opera buffa. Tuttavia il segno essenziale di un balletto è certamente il fiabesco, il fantastico. Un cambio di destinazione d’uso che rende necessaria l’estrapolazione unicamente di alcune parti della Cenerentola rossiniana quali l’Ouverture, il Temporale, la canzone Una volta c’era un re e il coro O figlie amabili di Don Magnifico. La partitura si compone avvalendosi trasversalmente del catalogo rossiniano, prende in prestito brani cameristici, dalle sonate per archi alle composizioni per fortepiano, per gli a solo e i pas de deux creando una sorta di cornice concentrica attorno ai personaggi principali. Ma il materiale musicale più adeguato ed efficace al recupero dell’elemento magico della fiaba si ritrova nelle composizioni create da Rossini proprio per attirare l’attenzione, per generare lo stupore dello spettatore distratto e ad altro affaccendato quale era il frequentatore del teatro italiano del primo ottocento; quelle in cui il genio pesarese sperimenta nuove sonorità creandosi uno stile inconfondibile: le ouverture. Le “sinfonie avanti l’opera” de La gazza ladra, Il signor Bruschino, Guglielmo Tell, Il barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, con la loro brillantezza, l’acrobazia virtuosistica, gli effetti comici e parodistici dell’orchestrazione, vestono infatti perfettamente una coreografia che ci restituisce quell’ambientazione immaginaria fatta di fate, carrozze, cavalli e scarpette di Perraultiana memoria, in cui alla genialità dei mezzi espressivi musicali fa eco la stupefacente invenzione coreografica di Giorgio Madia, concorrendo a comporre i frammenti di un pastiche musicale che trasforma la pièce larmoyante in un balletto celebrativo della magica creatività tout court della poetica rossiniana.

 

BALLETTO DI MILANO Ambasciatore della danza italiana con i suoi straordinari spettacoli in tutto il mondo, il Balletto di Milano è considerato tra le realtà di maggior livello artistico. Sostenuto dal MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), con sede a Milano, in Italia collabora con tutti i più prestigiosi teatri, fondazioni liriche e festival dove ottiene sempre successi di pubblico e critica unanimi. Ѐ stata la prima compagnia italiana ad esibirsi al Teatro Bolshoi di Mosca (1999) e nel 2011, anno della cultura italiana in Russia, è stato invitato dal Ministero della Cultura Russo a Mosca quale l’unica compagnia italiana per la stagione di danza del Teatro della Gioventù – RAMT. Acclamato anche sui prestigiosi palcoscenici d’Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Spagna e Germania, il BdM continua ad essere una delle compagnie italiane più richieste anche all’estero. Più di trent’anni di storia, dal 1998 è diretto da Carlo Pesta. Nel corso degli anni della sua direzione, il BdM ha portato sulle scene nazionali ed internazionali importantissime produzioni.Fondato da Renata Bestetti e Aldo Masella ora Presidente onorario, oggi vanta un nucleo stabile di danzatori accuratamente selezionati provenienti dalle migliori scuole e accademie e nel corso della sua storia ha collaborato con grandi artisti e coreografi di fama internazionale.

 

 

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