http://www.youtube.com/watch?v=IuS4qWd0zwA&feature=youtu.be
ITALIA, LA MIA AFRICA
Regia e coreografie: Mvula Sungani
Musica Dal vivo con arrangiamenti a cura di Riccardo Medile
Costumi: Giuseppe Tramontano
LO SPETTACOLO: L’Italia è il luogo in cui le diversità divengono un’ unica grande cultura. L’idea del regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani, è che: “…con le sue grandi differenze culturali millenarie, partendo dall’ antica Roma, in cui vivevano genti provenienti da tutto l’impero, passando per le dominazioni che si sono susseguite fino alla nascita della nazione, e arrivando alle immigrazioni dei nostri giorni, l’Italia ha sublimato le diversità costituendo un grande patrimonio artistico-culturale unico al mondo”… Questa nuova opera Sungani prende spunto dalla propria storia personale e più precisamente dalle vicende del padre, medico africano del Malawi, che approdò in Italia alla fine degli anni sessanta, dove sposò una italiana dalla quale ebbe due figli e si laureò. ”Italia, la mia Africa”, è quindi uno spettacolo autobiografico in cui vengono raccontate storie di immigrati, ma al contempo storie di emigranti, dove la chiave di lettura è il parallelo tra l’Italia degli ultimi quarant’anni, meta di immigrazioni e di speranze, e l’Italia di inizio secolo, quando a partire con aspettative di una vita migliore erano proprio gli italiani. Il balletto è una romantica visione della nostra nazione letta con gli occhi di chi in sé ha due anime solo apparentemente distanti, ma il cui soffio vitale è generato da un unico cuore. I movimenti, i suoni e gli echi lontani che partono dal mediterraneo ed arrivano fino al Malawi, sono alla base della struttura coreografica. I linguaggi scelti dall’autore sono la danza, la musica e la parola, tre elementi che da diversi anni rappresentano l’essenza della ricerca di Sungani verso una forma di “spettacolo totale”, che superi le barriere delle singole discipline per sublimarsi nell’unico linguaggio possibile, quello dell’arte. L’essenza dello spettacolo è la contaminazione tra la danza moderna e quella etnica, tra musica “colta” e popolare (italiana e africana), tra i corpi scultorei dei danzatori e le voci evocative dei cantanti: l’obbiettivo è quello di far suonare i corpi e danzare le voci. Questa nuova creazione è un racconto fatto di storie e suggestioni visive di tipo cinematografico, in cui il filo conduttore è Elisa, una ragazza italiana di origine africana, interpretata da Emanuela Bianchini, importante stella, dalla tecnica elegante ed intensa, considerata dal pubblico e dalla critica una dei talenti più brillanti della sua generazione (ha danzato con grandi etoiles in importantissimi teatri nazionali, internazionali ed in Tv). In questa nuova opera Sungani ha voluto ritmi e sonorità che daranno “voce” ai momenti narrativi, creando così una colonna sonora fatta di grandi melodie d’autore rese omogenee da strumenti etnici. Il tutto naturalmente dal vivo in un amalgama di suoni ancestrali e futuribili dove ritmi e percussioni si esaltano attraverso il sapiente contributo dei loops e dell’elettronica. Mvula Sungani è naturalmente regista, coreografo e light designer di “Italia, la mia Africa”; i costumi di Giuseppe Tramontano e Nathalie Leclerc, gli allestimenti multimediali di AM Produzioni Associate.