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Recensione del concerto del Canzoniere Grecanico Salentino

Considerato all’unisono come massimo esponente della musica popolare salentina, ieri, venerdi 4 novembre, il Canzoniere Grecanico Salentino ha fatto tappa a Avezzano. All’interno del Teatro dei Marsi, il gruppo capitanato da Mauro Durante (voce, percussioni, violino) ha dato vita a uno spettacolo intenso, in cui le atmosfere e l’energia della pizzica tarantata hanno omaggiato una tra le più antiche, e apprezzate, espressioni musicali italiane. Secondo alcune ricostruzioni storiche, infatti, essa muove i primi passi verso la fine del ‘700 e, come lo stesso Durante spiega nel corso della serata, “ha un forte valore di aggregazione sociale perché la musica, e i suoi contenuti, necessitano di condivisione. E’ importante non perdere, o sottovalutare, il valore terapeutico che, spesso, ha”. Non solo musica, quindi, ma anche coinvolgimento visivo grazie alla presenza scenica della brava danzatrice Silvia Perrone, autrice di una prestazione coinvolgente e vero valore aggiunto in seno al gruppo. “La pizzica – pizzica ha origine e natura legata alla terra”, ci spiega la stessa danzatrice, “è una danza semplice e facilmente riproducibile, ma molto dipende dalla sensibilità del danzatore.” Man mano che vengono eseguiti i pezzi in scaletta, il pubblico in sala diviene parte attiva dello spettacolo. Le mani battono a tempo del tamburello di Giancarlo Paglialunga, padrone indiscusso del ritmo sul palco e fenomenale metronomo del Canzoniere. Impossibile non lasciarsi trasportare dalla sua energia. Viene presentata “Solo Andata”, pezzo scritto con lo scrittore Erri De Luca e vincitore del premio “Arte e diritti umani” 2014 di Amnesty International Italia. Il brano, dal testo profondamente emozionante, affronta il difficile tema del mondo dell’immigrazione divenuto, in questi anni, sempre più esponenziale. Nonostante la pizzica tarantata non sia proprio di casa nella Marsica, l’audience presente in sala risponde agli inviti di Durante e soci a lasciarsi andare e divertirsi. Cosi, “Pizzica Indiavolata” prima e “Tamburieddhu Mia”, consolidano il feeling con gli spettatori attraverso la vivacità, e il vigore, del bouzouki di Emanuele Licci e dell’armonica e dei fiati di Giulio Bianco, entrambi musicisti eccezionali. “Respiri” chiude un concerto intenso, passionale e coinvolgente che, in una fredda serata di inizio novembre, ha proiettato il pubblico marsicano a vivere le magiche atmosfere della cultura popolare salentina, ricordandoci come la musica, di qualunque genere e provenienza sia, è tra i più grandi antidoti al dolore.
( a cura di Federico Falcone)

 

 

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